Il termine significa “pressione con le dita” ed è una terapia a pieno titolo che comprende una vasta gamma di stili e situazioni di trattamento.
Lo si può ricevere sdraiati su un futon completamente o parzialmente vestiti, seduti su uno sgabello o distesi su un lettino da massaggio.
Il trattamento consiste in una forte ed energica digitopressione con manipolazione o con una pressione più lieve e delicata con estensione degli arti e imposizione delle mani.
E’ possibile un primo accertamento diagnostico con l’ascolto del polso, premendo punti sul dorso, palpando l’addome oppure osservando il viso o la postura.
Le fonti fondamentali dello shiatsu sono:
Pur essendo olistico, lo Zen Shiatsu si distingue per precisione scientifica e per integrità intellettuale.
Se si accetta l’esistenza del “Ki” e il concetto che tutti i fenomeni sono sue manifestazioni, il resto della teoria è strutturalmente coerente.
Le condizioni patologiche generalmente riconosciute che rispondono positivamente ad un trattamento Shiatsu sono:
- insonnia;
- ansia;
- tensione muscolare;
- mal di testa;
- disturbi digestivi;
- disfunzioni mestruali;
- bassa resistenza alle infezioni;
- mal di schiena;
- sinusite;
- distorsioni e stiramenti;
- rigidità del collo e delle spalle;
- dolori articolari.
Un uso corretto di tali tecniche ha inoltre effetti allevianti localizzati in caso di congestione nasale, ritenzione idrica nei tessuti e problemi circolatori.
Per praticare proficuamente questa disciplina è fondamentale un appropriato sviluppo dell’”Hara”, il centro dell’energia nel basso ventre, attraverso esercizi di respirazione e meditazione, l’abitudine di vivere a livello del pavimento, il massaggio dell’addome, la pratica di esercizi per migliorare la flessibilità, la cura dell’alimentazione, l’allontanamento dalle dipendenze, ed una abitudine ad un atteggiamento di “amorevole” ed equilibrato distacco.
Gli strumenti dello Shiatsu sono i palmi delle mani, i pollici, la punta delle dita, i gomiti, le ginocchia e i piedi.