La coppettazione, detta anche metodo dell’aria aspirata, è una tecnica specifica per la rimozione della stasi del sangue.
La stasi del sangue determina dolore intenso e trafittivo.
Per i cinesi il sangue è anche un’energia che nasce da una parte del “Qi”, prodotto dagli apporti alimentari e respiratori che vengono metabolizzati dal polmone e dalla milza in seguito ad attivazione del rene.
Sempre secondo la teoria cinese, il deficit di sangue dà origine a segni come pallore, astenia, labbra pallide, pelle secca e rugosa, annebbiamenti visivi, vertigini, intorpidimento agli arti, palpitazioni ed insonnia.
Esistono, inoltre, casi più specifici come per esempio un deficit del sangue al fegato può generare spasmi e crampi, al polmone tristezza, al rene l’artrosi.
Questa tecnica può essere usata in modo statico o dinamico-mobile.
La statica consiste nell’applicazione delle coppette per alcuni minuti (da 5 a 15) ed è molto efficace nel ridurre la sintomatologia dolorosa, anche se chi ha la pelle delicata ha difficoltà a ricevere questa pratica. Inoltre, è un’ottima tecnica per trattare i trigger point.
Il metamero è un’unità funzionale composta da cute, muscolo e viscere detti rispettivamente dermatomo, miotomo e enterotomo, che sono innervati dalla stessa radice nervosa.
Numerose aree riflesse sono localizzate sulla schiena e nella zona dei glutei, ed è quindi possibile utilizzare la coppettazione per ottenere una stimolazione afferente delle zone sensitive sottocutanee, per realizzare così una risposta di regolazione neurovegetativa a livello viscerale.
La tecnica mobile si usa soprattutto su muscoli lunghi, molto utile per il drenaggio.