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Il trigger point

Il termine TRIGGER POINT è stato coniato nel 1942 dalla dott.ssa Janet Travell per descrivere le masse o i noduli dolorosi percepiti all’interno delle bande tese del muscolo.
Una delle particolarità più significative dei trigger point è che possono essere racchiusi all’interno dei muscoli lontano dai punti in cui viene percepito il dolore.

Come si sa che si tratta di un trigger point?
I trigger point sono individuati come piccoli noduli e masse l’una accanto all’altra, leggermente caldi.

Quanta pressione è necessaria?
Tendenzialmente lenta ed in profondità.

In ogni paziente i trigger point e le aree di dolore riferito coincidono?
In linea di massima sì, con leggere differenze di corporatura, forma fisica, peso…

Gli studi hanno dimostrato che problemi di salute come deficit di acido folico, ferro, vitamine e/o minerali possono contribuire e perpetuare l’attività dei trigger point.
I trigger point si sviluppano nella fascia muscolare, principalmente al centro del ventre muscolare; essi generano e ricevono impercettibili correnti elettriche e la loro presenza è stata dimostrata con la risonanza magnetica.

Una volta intrapreso l’intervento massoterapico, è consigliabile sollecitare il paziente ad intervenire direttamente nella gestione dei propri sintomi tramite rinforzo, stretching, postura anche del sonno e del lavoro, sport.

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